TORINO ASTENSIONISMO PRIMO CANDIDATO
Il voto torinese ha visto prevalere almeno al primo turno il candidato di PD moderati sinistra ecologia, Lo Russo
La distanza con lo sfidante non è abissale. Il candidato del centro destra Damilano ha ottenuto un buon risultato ma certo inferiore alle attese degli ultimi exit poll.
Secondo molti sondaggi era lui il capofila di una sfida destinata al ballottaggio.
La sfida non è del tutto chiusa. Damilano è stato abile a far crescere la sua lista che potrebbe essere un cuscinetto con le istanze di lega e fdi ma certo non ha entusiasmato gli elettori di questi due partiti.
Delude il movimento cinque stelle che passa dal governo della città al nove per cento. Il giudizio dell’elettorato torinese è impietoso, un pizzico di autocritica pur rivendicando il lavoro fatto era obbligatorio.
Non emerge la candidatura D’orsi che pure aveva collezionato tanti appoggi anche internazionali. La collezione deve poi essere messa a frutto sul territorio e quel 2,5 per cento non si può certo ritenere soddisfacente ancora una volta
Chissà se dalle parti della sinistra qualcuno, dopo la millesima sconfitta consecutiva, avrà il coraggio di farsi da parte, pena l’estinzione da prefisso telefonico
Il primo vero candidato torinese si chiama astensionismo. Quando la percentuale di voto si avvicina o è sotto al cinquanta per cento, tutti dovrebbero fare una serena riflessione
Non credo si tratti solo del covid, soprattutto nelle periferie ma di una lontananza ormai certificata dalla politica
Pensateci
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