Tarocchi in gioco di Mauro Di Maio con illustrazioni di Migle Mececkaite
Editore De Nigris editori
Inprosa edizioni
Sono sempre stato un teorizzatore della supremazia delle parole rispetto alle immagini. Negli ultimi tempi stufo di parole ho dato forza al concetto di immagine. Riassume, in alcuni casi, anche mille parole. Partendo da questo punto non fermol sono rimasto affascinato dai disegni di Migle Mececkaite che accompagnano le altrettanto splendide poesie di Mauro di Maio. I tarocchi in gioco è un libro in movimento che esalta il cammino interiore, il lungo saliscendi della vita, up and down, il cambiamento, la voglia di mettersi in gioco. Poi ho recuperato il conforto delle parole e mi sono immerso in questo viaggio poetico. E diciamolo: apprezzo il coraggio di chi cerca di trasmettere dei messaggi tramite la poesia (sembra essere diventato esercizio proibitivo).
La parola cammino ricorre spesso. Nel Matto il fluttuare senza tregua, nell’imperatrice un’idea viaggia, ora va nell’Imperatore, “dici di andare” nel Papa, “dolce moto” negli amanti, “quanto cammino per diventare uomo” “non m’importa a volte di tornare indietro per andare avanti”. Ed è un cammino che non ha paura delle cadute, un cammino che tenta di uscire dalla comfort zone per cercare qualcosa di nuovo, di avvolgente, di entusiasmante. Uscire dalla monotonia.
I tarocchi ebbero il periodo di massima diffusione tra il XVII ed il XVIII secolo. Ogni carta ha una codifica, un simbolismo, un’interpretazione e ne parlo da profano.
Il Matto apre questo interessante ed avvolgente ricerca di una meta. Il matto rappresenta l’energia del caos, l’innocenza e la follia. La riprendo.
IL MATTO
Fluttuare senza tregua
Nella Follia del Caos necessario
Rido come un pazzo,
mentre muoio di paura.
Ho voluto ma non abbastanza,
era ancora niente.
Ora ardo nell’oblio di chi ero.
Bruciare o essere spazzati via.
Nasce il Nuovo in te,
ti ama, muto.
La poesia a chiusura è il mondo. Il mondo è luce ed armonia. Il mondo è amore per la bellezza e l’arte. Simboleggia la riuscita di un obiettivo. Il cammino del Matto viandante è momentaneamente terminato. Ha scelto la strada più difficile, la più impervia ma è arrivato a raggiungere lo scopo per il quale si è messo in moto. E’ anche una bella dichiarazione d’amore per l’arte. Arte è bellezza. Non sarà l’ultima stazione perché Il Matto non avrà mai un’ultima stazione di approdo. Questo mi sembra il senso del libro: mettersi in movimento alla ricerca di più punti d’approdo.
Difficile scegliere un the best perché ogni frammento poetico suscita meraviglia ma se dovessi scegliere il my best, elevo Le stelle
Tra i suggest che mi permetto senza hybris alcuna: Mauro di Maio perché non un reading delle tue poesie?. Migle: ha smesso di disegnare per anni ma quando l’istinto l’ha portata a riprendere il cammino… i risultati sono eccellenti. Chissà.. tra qualche anno verrò a vedere una tua mostra?.
SUPER SUGGEST. Libro to buy.
Ricordo (come promemoria collettivo) che il teatro è poesia.
Mauro Di Maio nasce a Torino nel 1975. Dopo aver conseguito una laurea in scienze politiche, si forma come attore a Torino presso il Laboratorio permanente di Ricerca sull’Arte. Attualmente è impegnato come artista indipendente formatore e curatore del progetto il Cammino dell’Artista.
Migle Mececkaite: nasce a Vilnius (Lituania) si diploma presso la scuola nazionale d’arte M.K. Ciurlonis. Dopo aver partecipato e vinto alcuni concorsi internazionali si trasferisce in Italia dove vive da 20 anni è artista visiva ed attrice