Spiriti sulla neve Juri Bossuto e Daniela Martini Editrice Il punto
Sottotitolo storia di un complotto. Spiriti sulla neve è ambientato a Fenestrelle nel 1832 e prende deciso avvio con l’arrivo al Forte del nuovo comandante, il Tenente Colonnello Barone Gaspare de Andreis. La trama è intrigante frutto di una precisa ed accurata ricostruzione e di una meravigliosa fantasia che proietta il lettore in una complessa cospirazione in cui alcuni personaggi fanno il doppio ed il triplo gioco.
Non è mia intenzione svelare né il racconto né il finale ma sottolineare alcuni punti salienti.
Il Forte e le locande poste nei pressi sono il centro di questo mondo. Il Forte con la sua maestosità e le lacune ben notate dal nuovo comandante, le locande come luogo di complotti. Siamo ad undici anni dai moti del 1821, moti rivoluzionari il cui sogno non è del tutto spento. Forte ben conosciuto dallo scrittore.
I personaggi raccontati sono legati da un filo comune: l’indissolubile fede nei principi e la capacità di essere coerenti con le proprie posizioni fino, nel caso, all’estremo sacrificio.
La trama. Sviluppata in modo armonioso coinvolge il lettore fino all’ultima riga. Perché i doppiogiochi saranno chiari e nitidi solo alla fine e chi sembra essere fedele servitore del re diviene in realtà un sognatore rivoluzionario. Non è semplice tenere siffatto filo e quindi complimenti agli autori.
Anche il motivo del potenziale attentato al principe Augusto di Prussia viene rivisto brillantemente nella parte finale. I sovversivi sono ben più nobili.
Tra l’arrivo del colera, turni di guardia, problemi con i prigionieri, fantasmi che si aggirano per la valle, la visita di Carlo Alberto, realista ed implacabile, riunioni clandestine nelle locande ed a Torino, Spiriti sulla neve si dimostra avvincente. Piace anche a molto la splendida descrizione del Forte.
