QATAR MONDIALI 2022: L’ARGENTINA MUNDIAL DEL 78 TRA DITTATURA FEROCE, MASSIMO CARLOTTO E PAOLO ROSSI. IL MARADONA DEL 1982-IL GOL DELLA STORIA DEL 1986-IL QUARTIERE LA BOCA-ARABIA SAUDITA LA COREA DELL’ARGENTINA

QATAR MONDIALI 2022: L’ARGENTINA MUNDIAL DEL 78 TRA DITTATURA FEROCE, MASSIMO CARLOTTO E PAOLO ROSSI. IL MARADONA DEL 1982-IL GOL DELLA STORIA DEL 1986-IL QUARTIERE LA BOCA-ARABIA SAUDITA LA COREA DELL’ARGENTINA

L’ARGENTINA MUNDIAL DEL 78 TRA DITTATURA FEROCE, MASSIMO CARLOTTO E PAOLO ROSSI.  IL GOL DELLA STORIA DEL 1986-IL QUARTIERE LA BOCA-ARABIA SAUDITA LA COREA DELL’ARGENTINA

Non parto dalla fine ovvero dalla domanda che un qualunque Manuel Ortega di Buenos Aires e una qualunque Patricia Iturriaga di Tucuman si pongono in queste ore insieme a milioni di connazionali dopo l’1-2 con l’Arabia Saudita, la Corea del nord dell’Argentina. Donde è la garra?.

Abbiamo sempre in mente la mano de dios di Argentina-Englaterra ma si dimentica lo straordinario irripetibile secondo gol saltando come birilli sette otto avversari. Fantascienza maradoniana. 1986 Messico again dopo l’edizione del 70 e la prossima ventura in coabitazione del 2026. Era la vendetta postuma delle malvinas son argentinas la guerra delle Falkland in cui miss Tchacher esibì i muscoli e i dittatori volgevano al crepuscolo.

Nel 1978 l’organizzazione dei mondiali fu affidata all’Argentina. A proposito di diritti umani. Un silenzio plumbeo sulla dittatura tra le più sanguinarie del continente e certamente della storia in rapporto agli anni ed alle vittime. Si era in piena guerra fredda e gli usa consideravano il sudamerica terra loro. Cosa vogliono questi peronisti?. Piazza pulita.

Cile, Uruguay Argentina, allora non raccontavano di esportare la democrazia. Consiglio la lettura di uno splendido libro di Massimo Carlotto Buenos Aires Horror Tour che racconta le vicissitudini degli argentini di origine italiana. Rapimenti, torture, sevizie, uccisioni. Il terrore arrivava di notte. Migliaia di persone imprigionate, uccise,umiliate. Le strazianti storie di donne costrette al parto e bambini affidati a famiglie “rispettabili” gli sgherri del sistema.

Ferocia ed orrore. I voli con gli aerei per fare sparire i corpi.

Le madri di Plaza de Mayo denunciavano silenziosamente con la presenza solitaria, cinquanta cento donne impaurite ma fiere, circondate da feroci sgherri dell’esercito, il dramma. Poi sono arrivate le abuele de Plaza de Mayo. E’ stata fatta giustizia?. Neanche un pò. Il mundial doveva procedere senza lutti e senza denunce. Sono le donne di Tehran che denunciano le carcerazioni e le morti dei figli. Sono le donne di Santiago. Perchè in questi drammi gli uomini si nascondono SEMPRE?. La paura di mostrare il dolore?.

Vinse l’Argentina contro la magna Olanda ai supplementari (La più grande della storia fu quella del 74, quella del calcio totale con Johan il sublime ed un’orchestra meravigliosa. Perse anche quella finale con la Germania). Decisero Kempes e Bertoni che poi venne alla Fiorentina. Era il primo trionfo dell’albiceleste. Seguì, appunto Messico 86.

Luis Cesar Menotti il flaco era alla guida della squadra. Dal 76 dominava Videla, il sanguinario. Uccidere eliminare estirpare il male comunista. Menotti aveva simpatie sinistroidissime ed in parte sapeva cosa stava accadendo. Molti sapevano. Succedeva di notte. Una squadraccia faceva irruzione nelle case. Cappucci in testa alle vittime. Verso le caserme della Marina dove si torturava alla grande e dove alcuni preti andavano a dare la benedizione ai torturatori. Casa e mobili vendute come un grande mercatino. Dovevano cancellare le vittime, tutto. Come nel grande fratello di orwell.

Decise di escludere il giovane Maradona. L’Argentina aveva un libero pazzesco Passarella. Un centrocampista forte come Gallego. Ardiles. E Kempes la punta centrale.

Nel girone dell’Argentina erano state inserite italia, Francia ed Ungheria. Ct Bearzot. Pronti via nella partita con la Francia gol di Lacombe al primo minuto. L’Italia ribaltò con Rossi e Zaccarelli. Eravamo partiti con le orecchie basse. Nel secondo match netto 3-1 all’ungheria con gol di Rossi, benetti, bettega. Si arrivò allo scontro decisivo per il primo posto tra Italia ed Argentina a Buenos Aires di fronte ad 8omila spettatori arbitro Klein.

Italia con Zoff Cabrini Scirea Gentile Bellugi Benetti Tardelli e Causio a centrocampo Bettega ed Antognoni schierati davanti a Paolo rossi.

L’Argentina con fillol Tarantini Passarella Galvan Olguin Gallego Valencia Ardiles Ortiz Bertoni e Kempes. L’Italia rovinò la fiesta già pronta in un clima infuocato con un gol di Bettega al 67. Non ci perdonarono lo sgarbo. Quell’Italia prologo di quella Mundial 82 arrivò quarta tra gli applausi, tradita in semifinale con l’Olanda e nella finale per il 3-4 posto con il brasile da tiri effettuati da fuori dallo stadio. A detta di tutti come gioco meritavamo il titolo.

Ci siamo rivisti nei pressi di quegli anni nel 1982 con la meravigliosa impresa dell’italia che matò Argentina e brasile (uno tra i più forti della storia forse secondo a quello del 70, se avesse avuto un centravanti degno…), con Maradona che protestava con l’arbitro per il trattamento di Gentile. Il trionfo del 1986.

Tra il 1982 ed il 1986 nacque la luminosa stellina in un caldo agosto, fiore ispiratore papavero, accusata da taluni di essere sgraziata in realtà luminosa in quanto stella, bella di suo, impazzavano Craxi il disimpegno politico e le vicende della P2. Il Pci guardava alla Nato più che al patto di Varsavia. Il terrorismo rosso e nero erano all’apogeo.

Ci hanno fatto spurgare i due precedenti ad Italia 90 con gli interessi. Gol di Caniggia su uscita folle di Zenga. Una delle poche azioni argentine con Diego il dieci dolente. La finale vide poi Maradona fischiatissimo all’Olimpico di Roma e la Germania trionfare su rigore dubbietto. Si disse guardate lo sponsor.. Noi eravamo i favoriti forse tra le più forti nazionali della storia…Vicini godeva di buona stampa a differenza di Bearzot che vinse un titolo, fece un mondiale strepitoso nel 1978 e nel 1986 si affidò, sbagliando, ai senatori. A parità di situazione a Bearzot avrebbero levato la cittadinanza.

La maledizione tedesca per gli argentini si ripetè anche nel 2014 gol di Gotze nell’over time e Messi roso dalla tensione. Sarà la sua ultima occasione di essere accostato a Diego. Ma Diego è unico uno come nessuno. Non giocava accarezzava la palla. Come Ayrton  Senna inimitabile.

Non ne volevo parlare ma è cronaca stringente. Arabia Saudita ipocrisia occidentale. Opachi con al qaeda per non dire peggio. Vola un segretario di stato americano con in mano un contratto petrolifero, con l’altra una commessa militare e la preghiera non finanziateli più quelli con la barba lunga. La preghiera. E poi la guerra nello yemen nel silenzio generale bombe ed armi saudite stragi continue.

Oggi la nazionale argentina non ha giocato. Il valore della rosa vale mezza finanziaria. La garra la stessa che l’Uruguay esibì nel 1950 a Rio contro il Brasile magno già pronto a festeggiare il primo titolo. Ci furono anche dei suicidi tra i carioca. L’1-2 subito dai sauditi vale la nostra Corea del Nord. Con l’aggravante che nel calcio di oggi ci sono internet ed immagini, nel 66 ci si affidava ai taccuini degli osservatori. Se non ci mette la garra, quella che ti porta ad arrivare primi sul pallone non c’è storia. Se giochi come se fossi in spiaggia con gli amici non vai lontano. Il calcio ha lumi semplici altro che 4-4-3  4-4-2.

L’argentina 2022 è partita con Martinez in porta, linea difensiva con Molina Romero Tagliafico ed Otamendi de Paul e Paredes prima linea di centrocampo, Lautaro martinez punta con dietro Di MARIA messi e Papu Gomez. Per dire Dybala non gioca. Entrenador Scaloni che visto oggi non durerà a lungo. I sauditi per dieci minuti sono sembrati il Brasile 62.

E’ l’Argentina del tango e del Boca juniors la squadra che nel cuor mi sta, del quartiere La Boca, forti segni liguri, declinante tra gli anni 80 e 90, riconvertito meravigliosamente ed oggi straordinaria meta turistica, delle migliaia di persone presenti in Qatar. Che ha trasformato il futebol in passione tradita dalla politica. La hincha della Bombonera spettacolo di musica e colori, E’ l’Argentina di Che guevara, la maglietta più venduta di sempre visti argentini piangere al mausoleo del comandante a Cuba.

L’Argentina dei barri, della pagina mai chiusa con la dittatura, del massacro del fondo internazionale che per prestare soldi propone la sua ricetta unica ovunque comunque fatta di tagli sociali tremendi, merita rispetto. Adelante.

TO BE CONTINUED

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