Il Cinema delle Valli riapre con Il Cinema delle Valli riapre con “La fabbrica del villaggio – il Cineforum”
“NUOVO CINEMA PARALITICO” di Davide Ferrario
Venerdì 30 aprile – ore 18,00 – ospite Davide Ferrario
Sabato 1 maggio – ore 18,00
Domenica 2 maggio – ore 18,00
Ingresso €3,00 con prenotazione, per info: cinema.valli@piemontemovie.com
PRENOTA QUI: https://www.webtic.it/index.htm…
Nuovo Cinema Paralitico(Italia, 2020, 80’) di Davide Ferrario
NUOVO CINEMA PARALITICO è stato presentato fuori concorso al Torino Film Festival del novembre 2020.
Prodotto da Rossofuoco con Rai Cinema con il sostegno di Film Commission Torino Piemonte – PiemonteDoc Film Fund.
E’ un film diretto da Davide Ferrario, parte di un progetto cross mediale realizzato con il poeta Franco Arminio.
In NUOVO CINEMA PARALITICO i due artisti viaggiano per l’Italia da Nord a Sud, da Est a Ovest, privilegiando le zone marginali del paese: borghi, campagne, periferie, paesi in via di spopolamento. Quella che Arminio definisce “l’Italia dell’ultimo banco”. Lo fanno alla ricerca di una poesia spontanea e spesso inconsapevole dei luoghi e delle persone, oppure utilizzando i versi dello stesso Arminio.Ne risulta un viaggio nell’Italia contemporanea composto da una molteplicità di piccoli film della durata di un minuto e mezzo, caratterizzata dalla scelta “paralitica” dell’osservazione delle cose come sono, senza enfasi né effetti speciali. Incredibilmente, si scopre una realtà più spettacolare, ironica e rivelatrice che in un film d’azione.Un film originale e assolutamente unico.
Parole: Franco Arminio
Montaggio Davide Ferrario, Cristina Sardo
Fotografia : Andrea Zambelli, Andrea Zanoli
Suono: Vito Martinelli
Produzione esecutiva: Ladis Zanini
Prodotto da Davide Ferrario, Francesca Bocca
Una produzione Rossofuoco con Rai Cinema
PROGRAMMA DELLE ALTRE PROIEZIONI Venerdì 7 maggio Ore 16.30 – Incontro con Enrico Verra riservato ai 12 partecipanti del progetto La fabbrica del Villaggio. Ore 18.00 – A spasso con i fantasmi di Enrico Verra Proiezione aperta al pubblico, ospite Enrico Verra (ingresso unico € 3,00) A spasso con i fantasmi (Italia, 2018, 45′) di Enrico Verra Tutto in una notte. Originale viaggio by night nella Torino ottocentesca, A spasso con i fantasmi trae ispirazione da I miei tempi di Vittorio Bersezio (fondatore e primo direttore, nel 1877, della Gazzetta Piemontese – diventata in seguito La Stampa) , libro di memorie personali che in realtà ha come vera protagonista la città sabauda avviata a diventare prima capitale del Regno d’Italia. Dal calar del buio alle prime luci dell’alba, il percorso del film si snoda tra vie, piazze, palazzi, locali storici sotto la guida di un interprete-narratore d’eccezione, uno scrittore che, a propria volta, ha eletto il capoluogo subalpino dei nostri tempi a protagonista di diverse sue opere, testimonianze di una profonda conoscenza e di un grande amore per la città. Nella magica atmosfera di una fredda notte invernale, Giuseppe Culicchia conduce lo spettatore alla scoperta di una Torino apparentemente scomparsa, ma che, a ben guardare, salta fuori a ogni angolo, offrendo lo spunto a ricostruzioni storiche, notazioni curiose, osservazioni ironiche, parallelismi insospettabili tra ieri e oggi. Venerdì 14 maggio – Cinema delle Valli Ore 16.30 – Incontro con Rossella Schillaci riservato ai 12 partecipanti del progetto La fabbrica del Villaggio. Ore 18.00 – Libere di Rossella Schillaci Proiezione aperta al pubblico, ospite Rossella Schillaci (ingresso unico € 3,00) Libere (Italia, 2017, 75′) di Rossella Schillaci Migliaia di donne parteciparono attivamente alla lotta per la liberazione durante la Resistenza. Per la gran parte di loro, giovani ragazze di poco meno di 20 anni , fu la prima vera grande esperienza di partecipazione politica e di scoperta di se stesse e dei propri diritti. È con la Resistenza che in Italia si afferma il movimento di emancipazione femminile. Il film racconta, con le voci delle protagoniste, cosa ha significato quel periodo di lotta, combattuta insieme agli uomini ma anche e soprattutto per la loro stessa liberazione. Attraverso un montaggio suggestivo di film d’archivio, estrapolando un filo narrativo dalle interviste a partigiane, realizzate negli ultimi quarant’anni dall’Archivio nazionale cinematografico della Resistenza, emerge una precisa visione di quel periodo. Cosa è successo dopo i festeggiamenti del 25 aprile 1945? Cosa hanno ottenuto le donne dopo la Liberazione, le aspettative, le promesse sono state mantenute? Le loro riflessioni, a volte amare, portano in luce un pezzo della nostra storia spesso dimenticato. Venerdì 21 maggio Ore 16.30 – Incontro con Alessandro Castelletto riservato ai 12 partecipanti del progetto La fabbrica del Villaggio. Ore 18.00 – Cinefiat presenta di Alessandro Castelletto Proiezione aperta al pubblico, ospite Alessandro Castelletto (ingresso unico € 3,00) Cinefiat presenta (Italia, 2012, 52′) di Alessandro Castelletto Quasi nessuno, anche gli addetti ai lavori, è a conoscenza del fatto che a Torino, dall’inizio degli anni Cinquanta fino ai primi anni Ottanta, esisteva una casa di produzione cinematografica che aveva alle proprie dipendenze decine di professionisti, che lavorava con i più importanti registi e attori del periodo, che investiva milioni di lire per produrre documentari distribuiti in tutto il mondo e talvolta tradotti anche in 19 lingue, compreso l’esperanto. Tutto questo era Cinefiat, la casa di produzione cinematografica della Fiat. L’attività cinematografica dell’Azienda automobilistica ha inizio agli albori del Novecento, negli anni del mito della macchina, dello spazio urbano, dell’interventismo e della velocità. In un tale fermento culturale per la Fiat fu naturale guardare al cinema come mezzo ideale per mostrare al mondo le proprie attività. Solo negli anni Cinquanta, con il boom economico, l’azienda decise di costituire al proprio interno una struttura cinematografica organizzata. Per promuovere la casa madre venivano prodotti non soltanto spot pubblicitari, ma anche dei film, di lunghezza variabile, con una vera e propria struttura narrativa, cartoni animati, musical, cinegiornali. Venerdì 28 maggio Ore 16.30 – Incontro con Enrica Viola riservato ai 12 partecipanti del progetto La fabbrica del Villaggio. Ore 18.00 – Borsalino City di Enrica Viola Proiezione aperta al pubblico, ospite Enrica Viola (ingresso unico € 3,00) Borsalino City (Italia/Francia, 2015, 79′) di Enrica Viola Borsalino è la storia della fabbricazione di un mito. Negli anni d’oro di Hollywood tutti indossano un “borsalino”, ma ciò che pochi sanno è che questo cappello viene fatto ad Alessandria, una piccola città di provincia del Nord ltalia, in una fabbrica capitanata dalla stessa famiglia per oltre 120 anni. Tutto ha inizio con Giuseppe Borsalino che, dopo aver ottenuto il titolo di “Mastro Cappellaio” a Parigi, nel 1857 apre con il fratello Lazzaro la prima follatura ad Alessandria. ln pochi anni la produzione cresce rapidamente, passando dai 35 cappelli al giorno ai 2000 di fine secolo. Rievocando la memoria dei lavoratori di un tempo, il film racconta la storia del favoloso incontro tra il sogno di un imprenditore partito dal nulla e quella grande industria dei desideri che è il cinema, tracciando la storia di uno dei cappelli più famosi del mondo. Venerdì 4 giugno Ore 16.30 – Incontro con Max Chicco riservato ai 12 partecipanti del progetto La fabbrica del Villaggio. Ore 18.00 – La fabbrica del sogno di Max Chicco Proiezione aperta al pubblico, ospite Max Chicco (ingresso unico € 3,00) La fabbrica del sogno (Italia, 2020, 90’) di Max Chicco Il film è la storia di Andrea e Michele, due giovani ragazzi che frequentano l’Istituto Fermi Galilei, in provincia di Torino. Un giorno entrambi, in due momenti diversi, vedono palesarsi un fantasma con fattezze di donna. Solo loro possono vedere questa entità che sembra volere qualcosa da entrambi. Michele decide di rivolgersi al suo amico del cuore, Christian, un giovane intraprendente che conosce molte cose della storia della città. Infatti grazie a lui riescono a scoprire che quella donna è in realtà la moglie dell’ex direttore di una fabbrica di colori all’anilina che molti anni prima era stata chiusa a causa di una tragedia che provocò la morte di centinai di persone: L’Ipca di Ciriè. Quella donna si era suicidata a causa dello scandalo che travolse il marito. Ma dopo tanti anni perché quella donna ritorna? Che cosa vuole da Andrea e Michele? |
PRENOTA QUI: https://www.webtic.it/index.htm…