E’ pur vero che non dovebbero uscire gli audio di una riunione interna. Sembra questo il tema più che la rinascita di un’amicizia. Che imbarazza il centrodestra. E Giorgia Meloni che sta cercando di accreditarsi presso Washington come alleata fedelissima.
Parole in libertà, straparla scrive la Stampa. Pare che invece, almeno a me pare che dal foglietto ripreso dalle telecamere e fotografato fino all’audio incriminato esista una simpatica strategia per mettere in crisi l’alleata. L’uomo digerisce difficilmente l’obbedienza agli ordini. Non è avvezzo. Ma non solo questo.
L’uomo ha capito che vogliono metterlo in naftalina come un soprammobile. La Meloni trattava direttamente con i potenziali ministri anzichè con il segretario…si Insomma forza Italia non è un partito normale con segretario, vice, responsabili di..Uno comanda e quell’uno si vede scavalcato e quell’uno è Silvio Berlusconi.
La reazione di questi giorni che sembra schizzoide non lo è affatto. Il nostro non è rimbambito come pare venga accusato da alleati e giornali. E’ lucido e sta seguendo con chiari passi una strategia. Il prezzo dell’alleanza deve essere alzato. Sui ministeri in particolare.
Mentre i giornali seguono le presunte mattane di Berlusconi i due presidenti eletti sono già ampiamente divisivi ed uno in particolare (in pieno clima russofobico) ha sempre dato adito a sospetti di essere filo putianiano. Non bastasse la confusione anche Gasparri ha voluto dare segnali di vita. Presentando un disegno di legge che de facto smonta la 194. Smentito, fortunatamente, quasi subito.
Ne vedremo delle belle e speriamo sia almeno una commedia e non una tragedia.
