Aggiornamento del 10/4/15
Sta bene la giovane femmina di lupo catturata perché in cattive condizioni di salute all’inizio di febbraio a bordo della strada, in prossimità del bivio per la borgata Laux del comune di Usseaux; medicata dal Centro Animali Non Convenzionali dell’Università di Torino era stata rilasciata, con la collaborazione dei tecnici LIFE WOLFALPS, il 13 febbraio nel suo territorio di origine.
Da allora non si avevano più notizie fino a venerdì 27 marzo, quando il fotografo per passione Battista Gai ha immortalato l’animale, in Val Chisone, verso le 9.30 del mattino.
L’animale è stato identificato per l’ancora visibile rasatura alla zampa che risale alla sua medicazione. Purtroppo la qualità delle immagini, scattate da molto lontano, non permettono l’assoluta certezza dell’identità dell’animale, privo di marche auricolari e altri segni riconoscibili.
Una volta scomparse anche le ultime tracce dei postumi dell’incidente, la lupa ritornerà del tutto nell’anonimato e a parlarci di lei saranno soltanto i segni indiretti di presenza, come le impronte e le fatte. Solo le analisi genetiche su campioni organici in futuro potranno darci informazioni certe sul suo destino.
Val Chisone: catturata, curata e nutrita
torna in libertà la giovane lupa soccorsa a Usseaux
La giovane Lupa femmina, con la zampa anteriore destra lievemente ferita, soccorsa lo scorso 7 febbraio ad Usseaux, in Val Chisone, torna in libertà per raggiungere il proprio branco di appartenenza.
La Lupa di 15kg era stata recuperata nel pomeriggio di sabato dagli agenti faunistico-venatori del Servizio di Tutela della Fauna e della Flora della Città Metropolitana di Torino, con la collaborazione del personale di vigilanza dell’Azienda Faunistico-Venatoria dell’Albergian, a seguito della segnalazione al 118, di un automobilista di passaggio sulla Strada Regionale 23 del Sestriere, in prossimità del bivio per la borgata Laux del comune di Usseaux.
Sfinito, spaventato, sottopeso e lievemente ferito a una zampa, forse a causa dell’impatto con una vettura, l’animale è stato portato immediatamente al Centro animali non convenzionali (CANC) dell’Università di Torino. La visita veterinaria ha accertato che la giovane Lupa, denutrita e molto affamata, non era in pericolo di vita e in condizioni stabili.
La giovane Lupa, curata e sfamata, è pronta a tornare in libertà: il rilascio avverrà venerdì 13 febbraio, in un luogo sicuro e favorevole, da cui l’animale potrà raggiungere facilmente il suo branco di appartenenza, quello appunto che gravita nella Val Chisone. L’operazione di rilascio vedrà la partecipazione di più enti e operatori: in primis il CANC e poi tutti gli Enti che, coordinati, hanno gestito questa situazione di emergenza: il Corpo Forestale dello Stato, l’ente di gestione delle aree protette delle Alpi Cozie, l’Azienda Faunistico-Venatoria dell’Albergian, con la consulenza dei referenti scientifici del Progetto LIFE WOLFALPS.
Le abbondanti nevicate della scorsa settimana hanno reso molto difficile la vita della fauna selvatica di montagna: spostarsi e sfamarsi quando al suolo cade oltre un metro di neve fresca è un’impresa faticosissima e debilitante. Decine di caprioli, camosci e altri animali sono così scesi a quote più basse per approfittare delle strade pulite dalla neve, delle piste battute e, in generale, delle condizioni più favorevoli offerte dalle zone abitate.
Anche alcuni esemplari di lupo hanno vinto la loro proverbiale diffidenza, facendosi sorprendere dagli automobilisti, dagli obiettivi di turisti e curiosi, in particolare lungo il fondovalle dell’alta Val Chisone. Grazie ai numerosi e tempestivi interventi di agenti e volontari, i lupi si sono rapidamente allontanati dalle strade e dagli abitati più prossimi.
Ente di Gestione delle aree protette delle Alpi Cozie
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