A TRE GIORNI DALL’ANNIVERSARIO DELLA MORTE DI MAHSA AMINI

A TRE GIORNI DALL’ANNIVERSARIO DELLA MORTE DI MAHSA AMINI

Mahsa fu arrestata il 13 settembre 2022 dalla polizia religiosa per aver indossato il velo in modo non corretto. Morì il 16 settembre 2022, dopo tre giorni di coma, scatenando le più furibonde proteste dal 2009, anno dell’elezioni farsa di Ahmadinejad. Migliaia di persone in tutto il paese scesero in piazza sull’onda emozionale. All’inizio il governo Raisi venne sorpreso dalla forza delle manifestazioni in cui donne giovani e meno giovani protestavano non solo contro la morte di Mahsa ma anche per la condizione femminile del paese.

Poi, la repressione è diventata durissima. Migliaia di arresti, condanne a morte, stupri durante gli interrogatori ad intimorire i manifestanti. Proiettili di gomma sparati volutamente negli occhi. Omicidi di manifestanti spacciati per curiosi suicidi. A distanza di un anno gli ayatollah hanno paura, paura di questo count down e del malcontento sociale. Sempre più donne girano per le strade della capitale senza velo e dopo un paio di mesi in cui sembrava trionfare una tolleranza dello status quo, oggi le maglie si sono di nuovo strette con nuove leggi che puniscono severamente il mancato utilizzo.

Simbolo è la giornalista Nazila Maroufian colpevole di aver intervistato il padre di Mahsa che denuncia lo stupro avvenuto in uno dei tanti arresti che ha subito.

O Zaynab Kazemi che parla di fronte ad un’assemblea di ingegneri e lo fa senza velo. Punita con 74 frustrate.

La generazione 2000, ragazze coraggiose che hanno voglia di svoltare di dire basta a tutte le regole limitanti e che malgrado tutto continuano a  non aver paura e a sfidare la morte

Chapeau

Radio Rebelde, Santa Clara, Cuba

 

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