Il più bel giorno di Lisa di Fabiola Abate editore Leucotea
Un viaggio molto delicato nel mondo di Lisa. 1967 e 1975. Lisa bambina e Lisa adolescente. L’adolescente vive l’insicurezza che ha maturato da bambina: al centro ma tenuamente espresso il conflitto con il padre. Le incomprensioni sono tante ed aumentano con il passare del tempo: i desideri della bambina e dell’adolescente sono sempre schiacciati e ridotti in briciole. Prevalgono poche e chiare regole non discutibili.
Lisa bambina e Lisa adolescente hanno in comune l’amore per il nonno. Un rapporto che serve a camuffare la sua insicurezza quel sentirsi poco stimata e poco valorizzata.
Lisa bambina che ama la musica e suona magicamente il piano ma che rifiuta di seguire le lezioni perché distruggerebbero il divertimento.
Il disagio di Lisa adolescente verrà accresciuto da un dolore forte e violento causato dalla morte di una persona cara. Il magico mondo dei sogni che si spegne. Da quella tragedia e da un amore bello e puro che pare evaporato, Lisa esce traumatizzata e viene colta da una disperazione profonda.
Nel momento più buio, però, un sogno ed un racconto, il giorno più bello della sua vita, sembrano accendere la luce dei rapporti. Il conflitto con il padre sparisce magicamente: hanno imparato ad ascoltarsi e a guardarsi dentro. Il nonno sarà sempre presente nella sua vita.
Mi piace molto questo gioco temporale che serve a spiegare il mondo della ragazza attraverso le sue esperienze. Un libro intonato che segue con affetto la protagonista e la conduce verso il sogno liberatorio. Un libro da leggere a patto di entrare in empatia con il più bel giorno di Lisa e capire il momento ed il messaggio.
Fabiola Abate nasce in uno dei quartieri di Roma, quello sul mare. Insegnante di scuola dell’infanzia, per quasi tutta la vita, non ama definirsi tale avendo la profonda convinzione che dai bambini ha soprattutto imparato, ed in particolare modo la capacità di osservare con “gli occhi di dentro”. E’ proprio da questa consapevolezza che nascono le storie che scrive.
Radio Rebelde