Il vizio di Vivere è la storia vera di Rosanna Benzi. Rosanna Benzi nasce nel 1948. E’ una bambina normale e sana che, un giorno, a 14 anni, all’improvviso, perdere sensibilità agli arti fino a non riuscire più a compiere nessun movimento. Nemmeno quello più “naturale” e involontario, l’atto di respirare. Deve quindi vivere in un polmone d’acciaio che permette ai suoi polmoni di funzionare, altrimenti soffocherebbe. Vive in una stanzetta del pronto soccorso dell’ospedale San Martino di Genova con accanto la sua famiglia. Rosanna un giorno ha deciso di farci un gran regalo: di scrivere della sua vita nel polmone e l’ha chiamata “Il vizio di vivere”. Per riassumere questa straordinaria testimonianza di forza e capire il tono del libro è sufficiente citare una frase di Rosanna: “Sono contenta di aver vissuto vent’anni che valeva la pena di vivere e che non sostituirei con altri”. Rosanna ha una vita attiva e soddisfacente: non rinuncia allo studio, all’amore, al sesso, all’impegno sociale, a vivere insomma. Fonda la rivista “Gli Altri” un periodico dedicato agli emarginati della società, i deboli e gli handicappati e, proprio nella sua condizione di apparente disabilità, porta avanti un impegno notevole in molte attività. La stanzetta del polmone d’acciaio diventa così luogo d’incontro di amici, personaggi e ammiratori. In cui si discute, ci si confronta, ci si diverte e si sogna ma soprattutto si impara da lei. Rosanna muore nel 1991 ma la sua testimonianza rimane viva nella memoria di chi l’ha conosciuta, di chi ha collaborato ai suoi progetti, chi l’ha incontrata anche solo una volta e chi ha letto le sue parole.