La rotonda Corso Maroncelli – Corso unità d’Italia – Torino
Diverremo una città di rotonde, il Comune di Torino ne ha allo studio altre venti, ma per il momento basta ed avanza quella di Corso Maroncelli-Corso Unità d’Italia, uno degli ingressi più battuti verso la città Olimpica. Lunedì nero per questo pezzo di Torino, code chilometriche, macchine bloccate in fila anche per quaranta minuti. 337 giorni di lavori complessivi, quindici-venti operai. Se fossero cento l’opera sarebbe già completata o prossima al completamento ma certamente con altri costi. Ed allora godiamoci il cantiere luglio/agosto e gli sbracamenti nei forni-car ad un costo monetario pressochè nullo per l’amministrazione. In compenso al termine dei lavori i cittadini olimpici godranno di una splendida rotonda magari arricchita da qualche opera, tipo quella dell’artista danese che delizierà Largo Orbassano con i suoi archi di trionfo. Migliaia di cittadini prenotano fin da ora la prima fila. A risollevare l’umore di noi olimpici cittadini e degli olimpici regionali due notizie: la prima è che la Regione ha concesso un numero impressionante di licenze per la costruzione di ipermercati spaziali a sedici piani. Mancavano all’appello!. La seconda è la proposta/idea del ministro delle infrastrutture Lunardi: far pagare pedaggio anche per il transito sulle strade statali gestite dall’ANAS. Non male, d’altronde la mucca (cioè i contribuenti) è alle soglie del mungimento completo e quindi bisogna inventarsi qualcosa di nuovo per battere cassa. Ne farei un concorso nazional-popolare con diretta tivù 24 ore su 24: inventa la tassa più estrosa oppure un reality show con i concorrenti che devono inventare il balzello ed i telespettatori interattivi che votano il più originale. Televoto via sms. Una nota che ha meno voglia d’ironizzare: paghiamo pedaggi salati per autostrade che sono statali, rischiamo di pagare per strade statali ad una corsia e poco illuminate che sembrano vie di perifieria ancora non urbanizzate. Vuelve el progreso!.